2018 Dic 9 – L’84% dei paraplegici con lesione mielica di grado A della scala ASIA (completa assenza di funzionalità motoria e sensitiva a livello S4-S5) mostra segnali neurofisiologici al di sotto del livello della lesione, ascrivibili alla permanenza di una residua continuità del midollo. Ipotizzando di poter riattivare le connessioni nervose residue grazie a un opportuno protocollo di riabilitazione non invasivo e a lungo termine (28 mesi), un gruppo di ricerca guidato da Miguel Nicolelis ha pubblicato il più ampio studio noto sull’iniziale recupero clinico e funzionale di pazienti adulti (26-38 anni) in fase cronica colpiti da lesione spinale traumatica a livello toracico: sei sono passati da ASIA A a C, uno da B a C. Il protocollo, denominato Walk Again Neuro-Rehabilitation, ha previsto 1) l’utilizzo di interfacce neurali con feedback visuo-tattile (BMIs, acronimo inglese di brain-machine interfaces) per il controllo di un avatar in ambiente digitale o di sistemi robottizati, tra cui il Lokomat®; 2) esercizi assistiti di locomozione attiva. Schemi riabilitativi progressivamente più complessi hanno accompagnato un progressivo recupero, correlato in particolare all’uso di BMIs. Questo dato ha suggerito l’implicazione di processi di plasticità neurale in aree corticali e subcorticali. Nel dettaglio, tutti i pazienti hanno recuperato significativi livelli basali di sensibilità tattile superficiale e profonda, vibratoria, dolorifica e propriocettiva – ma non sensibilità termica – come anche del controllo volontario di alcuni movimenti degli arti inferiori, confermato sia da valutazioni cliniche che con elettromiografia. Inoltre, miglioramenti delle funzioni intestinali, urinarie e sessuali dipendenti dai segmenti sacrali S2-S5 sono state osservate in entrambi i sessi. Degno di nota il miglioramento della percezione della qualità della vita riportato dai pazienti, evinto dai domini fisico e psicologico del questionario WHOQOL-Breve.
In prospettiva, ortesi ed esoscheletri che necessitano di elettromiografia degli arti inferiori potrebbero essere considerati per pazienti di grado A della scala ASIA, se idonei e sottoposti a un opportuno periodo di riabilitazione con BMIs. Il dolore neuropatico associato ai trattamenti necessita di controllo continuo, e rimane da chiarire in che misura gli effetti del protocollo WA-NR vengano preservati una volta interrotta la riabilitazione.